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Via Val D'Ala, 200 - 00141 Roma
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Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse tecniche di chirurgia refrattiva che a seconda dei casi e delle caratteristiche del paziente possono rivelarsi più o meno adeguate. La Clinica Oculistica CLIO propone ai propri pazienti solo tecnologie collaudate che hanno dimostrato nel tempo un alto grado di sicurezza ed affidabilità.
Il laser ad eccimeri rimuove il tessuto desiderato trasformando le cellule corneali dallo stato solido allo stato gassoso e rimodella la superficie corneale consentendo al paziente di raggiungere un’acuità visiva ottimale. L’intervento è indolore e dura pochi minuti. L’anestesia consiste nell’instillazione di gocce di collirio anestetico.
Tradizionalmente i vizi refrattivi vengono quantificati in diottrie; infatti, la correzione della miopia, ipermetropia ed astigmatismo, prevede la prescrizione di occhiali o lenti a contatto con 1, 2, 3… diottrie. La stessa metodica viene utilizzata per la correzione con laser tradizionale.
Il nostro laser possiede la tecnologia Corneal weavefront che oltre a correggere i difetti refrattivi, grazie al link aberrometrico corneale elimina anche le aberrazioni di alto ordine migliorando così il risultato visivo. Questa metodica è applicabile a tutte le tecniche chirurgiche.
Le tecniche operatorie sono:
La prima fase dell’iLASIK consiste nel creare un lembo corneale di spessore e diametro noto in modo da fornire una superficie stromale liscia ed omogenea pronta per il trattamento del laser ad eccimeri. Con il laser a femtosecondi la creazione del flap corneale è controllata da un computer che esegue la procedura in modo sicuro e preciso.
La seconda fase dell’iLASIK: dopo la creazione del Flap che verrà sollevato dal chirurgo, inizia la fotoablazione con il del laser ad eccimeri che rimodella la cornea in modo da correggere il vizio di refrazione. Il laser Schwind Amaris 1050RS ha un sistema di riconoscimento dell’iride e di eyetracker. Durante l’acquisizione dell’esame topografico nella fase degli esami preliminari, il sistema acquisisce informazioni dell’iride che sono uniche per ogni singolo occhio.
Queste informazioni vengono inviate al laser ad eccimeri che le utilizzerà durante il trattamento per garantire che l’energia emessa dal laser venga diretta nel punto esatto. Inoltre, l’eyetracker esegue un controllo attivo anche sui piccoli movimenti dell’occhio in modo che il trattamento sia sempre ben centrato. Se il paziente si sposta oltre il range di controllo dell’eyetracker, il laser interrompe il trattamento fino a quando l’occhio non ritorna nella posizione corretta. Finito il trattamento, il Flap viene riposizionato e viene effettuata la medicazione mediante l’istillazione di colliri. Il post operatorio è privo di dolore e la visione è ottimale già dal giorno seguente.
La PRK è stata la prima tecnica chirurgica con il laser ad eccimeri utilizzata per la riduzione dei difetti visivi. Il trattamento consiste in una prima fase in cui il chirurgo rimuove lo strato più superficiale della cornea, l’epitelio, con una soluzione alcolica al 20% o meccanicamente. In seguito avviene il trattamento laser per l’eliminazione del difetto visivo. Si applica una lente a contatto protettiva che verrà rimossa dopo 5/7 gg.
Con i sistemi laser AMARIS di SCHWIND è possibile eseguire ablazioni superficiali senza contatto utilizzando solo il laser. Questo sistema chiamato TransPRK (Cheratectomia fotorefrattiva transepiteliale) è una versione avanzata dei trattamenti superficiali come LASEK, e PRK. Il sistema laser quindi abla l’epitelio, la superficie rigenerativa dell’occhio. TransPRK è un trattamento transepiteliale one-step che evita di mettere l’occhio in contatto con qualsiasi strumento.
Un solo passaggio per l’ablazione sia dell’epitelio che della parte refrattiva.
Nella PRK Transepiteliare l’epitelio viene eliminato direttamente dal laser non ci sarà più bisogno dell’utilizzo della soluzione alcolica. Il post-operatorio e meno doloroso e la riepitelizzazione sarà più rapida.
La LASEK nasce dall’esperienza della PRK, con la sola differenza che l’epitelio rimosso nella prima fase chirurgica, viene poi riposizionato al termine dell’intervento.
La PTK (Fotocheratectomia Terapeutica) è un trattamento laser utilizzato per rimodellare la cornea nei casi di astigmatismo irregolare, eliminando in modo accurato le zone opache presenti sulla stessa.
Tale tecnica viene applicata ogni qual volta le anomalie della cornea derivano da fatti traumatici o patologici e si applica in particolare nei casi di distrofie e degenerazioni corneali congenite ed acquisite, di opacità corneali dovute a fattori infiammatori o infettivi, di sindrome delle erosioni epiteliali ricorrenti.
PresbyMAX è una tecnica di correzione della presbiopia che combina la correzione della visione per vicino e per lontano.
Utilizza un approccio multifocale per rimodellare la cornea, creando zone con diverse potenze diottriche che permettono al paziente di vedere chiaramente a diverse distanze.
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